In Italia 1.756.000 di minori vivono in povertà.....!!!! E non è tutto!

Pubblicato il 01 Giu 2011.

La Convenzione sui diritti dell’infanzia compie 20 anni
Infanzia, ventennale Convenzione: in Italia diminuite le risorse per l’infanzia e l’adolescenza, 1 milione 756mila minori vivono in povertà, 2.1 milioni non hanno lavoro né studiano, sono almeno 4400 i minori non accompagnati, oltre 1300 arrivati in Sicilia dal Nord Africa.
Il Gruppo CRC delinea la condizione dell’infanzia nel nostro paese.
[url]http://www.oratorium.it/cms/public/downloads/testi_di_riflessione_e_meditazione/201106012333212871.pdf[/url]

L’approvazione della Legge di istituzione del Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, presentata a fine 2008. Più risorse dedicate a bambini e adolescenti, diminuite in modo sensibile nella Finanziaria 2011 e nel Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Maggiore protezione e tutele per minori particolarmente vulnerabili, come i minori in povertà – 1 milione 756.000, – i minori migranti – almeno 4.400 quelli non accompagnati presenti in Italia – i giovani fuori dal circuito lavorativo e formativo – circa 2.1 milioni.
Alla vigilia dei venti anni dalla ratifica da parte dell’Italia della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC i), il Gruppo CRC (il network composto da 89 organizzazioni e associazioni del Terzo Settore) indica la road map per la tutela dell’infanzia nel nostro paese, segnalando i provvedimenti e le misure più urgenti da prendere.
Nel 2009 il Gruppo CRC aveva pubblicato il Secondo Rapporto Supplementare a quello governativo formulando ben 155 raccomandazioni rivolte alle istituzioni italiane che si occupano di infanzia e di adolescenza. A distanza di due anni rileviamo come manchino ancora all’appello alcune fondamentali misure di attuazione della CRC e come parte delle raccomandazioni fatte siano rimaste lettera morta.
D’altro canto anche recenti analisi e rilevazioni ufficiali sul nostro paese ii evidenziano alcuni trend negativi che riguardano sia la condizione dei bambini e degli adolescenti, più a rischio di povertà, sia delle donne e delle madri, che hanno sempre più difficoltà a trovare lavoro o a conservarlo, dopo aver avuto uno o più figli.
Ciò impone uno sforzo e un impegno straordinari per invertire queste preoccupanti tendenze. La CRC è uno strumento dotato di forza obbligatoria che se ratificato crea l’obbligo in capo agli Stati di uniformarsi alle disposizioni in essa contenute. L’Italia ha quindi il dovere e l’obbligo di attuare ciò che la Convezione ha sancito, garantendo che tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti in Italia siano titolari degli stessi diritti.