Da domani, lunedì 4 ottobre, iniziano i lavori per il primo cantiere che apriremo, quello relativo alla CHiesa di San Gaetano.
Gli interventi che verranno realizzati sono i seguenti, compatibilmente con le nostre risorse finanziarie e quelle del FRISL messe a disposizione dalla Regione (che dovremo comunque restituire a interesse zero per i prossimi vent'anni).
1. bonifica dell'eternit e sostituzione della copertura del tetto della CHiesa 2. coibentazioone per l'isolamento termico dell'edificio delle pareti esterne 3. sollevamento del pavimento per la posa dei tubi relativi all'impianto di riscaldamento a terra, che sostituirà il precedente ad aria che aveva le sue bocchette a metà altezza e che scaldava il soffito prima che scaldare la gente.
Per il momento non sono previsti altri interventi vista la disponibilità economica. Il progetto complessivo prevede ovviamente il nuovo pavimento e la sistemazione interna adeguandosi alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II. Si darà seguito a queste opere appena si raccoglieranno i fondi necessari, tenendo conto che fra due anni e mezzo finiremo di pagare il mutuo della Basilica quindi non avremo più quel debito pendente.
Prossimamente, e sempre con il contributo di Regione Lombardia, si provvederà alla sostituzione dei tetti delle aule e della palestra, coperture quasi quarantennali in età che non possono più assolvere alla loro funzione "provvisoria" da quando erano stati installati.
Il cantiere della Chiesa occuperà l'area attualmente dei box e del bunker. Sarà realizzato un camminamento per poter accedere a questi locali e per poter portare fuori il materiale. I bagni esterni del piazzale saranno recintati all'interno dell'uso esclusivo del cantiere, disposizione da mantenere nel rispetto della sicurezza sul cantiere.
SArebbe bello ancora di più che piccoli e grandi sentissimo questi lavori come lavori di casa: rispettando ancora di più gli spazi messi a disposizione, evitando gli sprechi di materiale e di energia, sentendo volentieri che i pranzi, le cene, il bar e le altre attività sono forme di sostegno indiretto a un bene che è di tutti, educando anche i più piccoli a qualche piccola rinuncia per uno spazio che più che nostro sarà dei loro figli in futuro. E di cui potranno dire: è stato sistemato anche grazie al mio contributo!
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